Un percorso di PMA deve essere supportato da una dieta in grado di fornire tutti i nutrienti di cui la donna ha bisogno. Uno stile alimentare sano e bilanciato può, infatti, supportare la capacità riproduttiva femminile e influenzare lo sviluppo fetale, la probabilità di nascita e la composizione del latte materno.
Fertilità femminile e qualità ovocitaria
Con fertilità femminile indichiamo la capacità di una donna di concepire un figlio; questa dipende principalmente da due fattori: l’età della donna e la qualità degli ovociti. La qualità ovocitaria determina la capacità di “annidamento” dell’embrione nell’utero materno e, insieme alla quantità degli ovociti, compone quella che viene chiamata la riserva ovarica.
Ogni donna nasce con un numero prestabilito di follicoli che, durante la fase di ovulazione, portano alla maturazione di una cellula uovo. Il numero di follicoli e la qualità degli ovociti diminuiscono con l’età della donna, fino ad esaurirsi con l’arrivo della menopausa.
Una buona qualità degli ovociti è la base sia per una gravidanza naturale sia durante un percorso di fecondazione assistita poiché influisce positivamente sulla fertilità femminile. Ma di cosa necessita una buona qualità ovocitaria?
- 90 giorni: è il tempo necessario per un ciclo di maturazione di una cellula uovo.
- Un buon funzionamento dell’apparato circolatorio a livello dell’apparato riproduttivo.
- Un ciclo mestruale regolare che determina un’appropriata maturazione della cellula uovo.
- Un corretto dosaggio ormonale: gli ormoni che regolano la maturazione devono essere in equilibrio tra di loro affinché tutto avvenga nel modo giusto.
- Una dieta adeguata: il cibo è alla base della nostra fertilità!
- Gestire lo stress in modo corretto: in un corpo stressato è difficile che una gravidanza si instauri, in quanto in situazioni di forte stress si attivano ormoni, come cortisolo ed insulina, che rendono difficile anche l’attecchimento.
Dieta per PMA: cosa mangiare durante un ciclo di PMA
La nutrizione gioca un ruolo importante nell’influenzare la fertilità femminile. Recenti ricerche supportano la correlazione positiva tra abitudini alimentari, una buona dieta e il successo di un percorso di PMA.
In generale, durante un ciclo di PMA, bisognerebbe:
- mangiare possibilmente cibi biologici;
- aumentare il consumo di crucifere;
- assicurare un buon apporto di fibre, sia da cereali integrali, sia dalle verdure;
- introdurre una quota proteica ad ogni pasto, anche negli spuntini;
- mangiare grassi buoni (come avocado e frutta secca);
- bere 2 litri di acqua al giorno;
- evitare i carboidrati raffinati e i grassi saturi;
- fare attenzione ai latticini, preferendo quelli biologici o di allevamenti controllati;
- eliminare conservanti e dolcificanti.
Ogni fase del ciclo necessita di nutrienti diversi e specifici. Vediamo quindi quali sono gli alimenti da includere nella dieta per la PMA.
La dieta per PMA: la fase follicolare
Durante la fase di sviluppo follicolare, è importante prestare attenzione alla qualità delle proteine e dei grassi sani. Infatti, è bene consumare proteine magre, fondamentali per la crescita del follicolo, e grassi buoni, come quelli contenuti in avocado, noci e semi, uova biologiche e olio di cocco.
Cibi consigliati:
- alimenti ricchi di fosfolipidi;
- grassi sani: olio di cocco, olio di oliva, avocado, noci, semi, pesce azzurro, burro di buona qualità;
- alimenti ricchi di vitamina D ed E;
- proteine magre;
- brodo di ossa;
- alimenti ricchi di beta-carotene (verdure arancioni e a foglia verde).
Dieta per PMA: il pick up
Durante la fase di pick up, è fondamentale garantire la regolarità intestinale per prevenire la stipsi.
Consigli alimentari:
- bere almeno 2 litri di acqua al giorno;
- consumare cibi ricchi di Vitamine C ed E per la guarigione;
- integrare magnesio per modulare lo stress;
- aumentare l’assunzione di omega-3 per ridurre gli stati infiammatori;
- sostenere il sistema immunitario con Vitamina D;
- preferire cereali integrali a colazione.
Dieta e PMA: il transfer
Nella fase di transfer, sono necessari cibi che favoriscono un buon flusso di sangue all’utero.
Cibi consigliati:
- frutti di bosco, agrumi, zenzero, aglio, pesce azzurro;
- cibi ricchi di ferro;
- cibi fermentati (yogurt, kefir, crauti);
- brodo di ossa e proteine di buona qualità.
Dieta e PMA: il post transfer
Le due settimane post transfer sono un momento delicato dal punto di vista emotivo e fisiologico. In questa fase è fondamentale sostenere il rivestimento uterino.
Cibi da evitare post transfer:
- cibi spazzatura;
- carboidrati raffinati;
- zucchero raffinato;
- grassi saturi;
- caffeina e altri stimolanti.
Alimenti consigliati per il post transfer:
- vitamine del gruppo B (cereali integrali, alghe, verdure crude, proteine);
- antiossidanti (Vitamine A, C, magnesio da frutta e verdura);
- cibi ricchi di ferro per il flusso sanguigno e l’attecchimento.
Dieta chetogenica e PMA
Alcuni studi suggeriscono che una dieta chetogenica potrebbe avere un impatto positivo sulla fertilità, in quanto riduce l’infiammazione, migliora la sensibilità insulinica e favorisce il bilanciamento ormonale. Tuttavia, è importante personalizzare la dieta in base alle proprie esigenze e sotto la supervisione di uno specialista.
Sono la dott.ssa Veronica Corsetti e ti aiuterò in questo percorso
Seguire una dieta per PMA adeguata può influenzare positivamente l’esito della fecondazione assistita. Un’alimentazione bilanciata, ricca di nutrienti essenziali, può sostenere il corpo e migliorare le possibilità di successo durante ogni fase del percorso.
Come nutrizionista, sono qui per accompagnarti in questo percorso tanto delicato quanto emozionante. Insieme possiamo costruire un approccio su misura, per guidarti verso il raggiungimento dei tuoi obiettivi e sogni.
Contattami: sono a tua disposizione.💚