Nutrition

La dieta per PMA

24 Aprile 2021
Una dieta per PMA adeguata supporta la fertilità femminile e influenza positivamente la probabilità di nascita.

Un percorso di PMA deve essere supportato da una dieta in grado di fornire tutti i nutrienti di cui la donna ha bisogno. Uno stile alimentare sano e bilanciato può, infatti, supportare la capacità riproduttiva femminile e influenzare lo sviluppo fetale, la probabilità di nascita e la composizione del latte materno. 

 

Fertilità femminile e qualità ovocitaria

 

Con fertilità femminile indichiamo la capacità di una donna di concepire un figlio; questa dipende principalmente da due fattori: l’età della donna e la qualità degli ovociti. La qualità ovocitaria determina la capacità di “annidamento” dell’embrione nell’utero materno e, insieme alla quantità degli ovociti, compone quella che viene chiamata la riserva ovarica.

Ogni donna nasce con un numero prestabilito di follicoli che, durante la fase di ovulazione, portano alla maturazione di una cellula uovo. Il numero di follicoli e la qualità degli ovociti diminuiscono con l’età della donna, fino ad esaurirsi con l’arrivo della menopausa.

Una buona qualità degli ovociti è la base sia per una gravidanza naturale sia durante un percorso di fecondazione assistita poiché influisce positivamente sulla fertilità femminile. Ma di cosa necessita una buona qualità ovocitaria?

  • 90 giorni: è il tempo necessario per un ciclo di maturazione di una cellula uovo.
  • un buon funzionamento dell’apparato circolatorio a livello dell’apparato riproduttivo. Infatti, spesso, in caso di aborti viene consigliata una flussimetria delle arterie uterine.
  • un ciclo mestruale regolare che determina un’appropriata maturazione della cellula uovo 
  • un corretto dosaggio ormonale: gli ormoni che regolano la maturazione devono essere in equilibrio tra di loro affinché tutto avvenga nel modo giusto. 
  • una dieta adeguata: il cibo è alla fase della nostra fertilità!
  • gestire lo stress: in un corpo stressato è difficile che una gravidanza si instauri, in quanto in situazioni di forte stress si attivano ormoni, come cortisolo ed insulina, che rendono difficile anche l’attecchimento.

 

 

la dieta per pma

 

Cosa mangiare durante un ciclo di PMA

 

La nutrizione gioca un ruolo importante nell’influenzare la fertilità femminile, in particolare recenti ricerche supportano la correlazione positiva tra abitudini alimentari, una buona dieta e successo di un percorso di PMA.

In generale, durante un ciclo di PMA, bisognerebbe:

  • mangiare possibilmente cibi biologici
  • aumentare il consumo di crucifere
  • assicurare un buon apporto di fibre, sia da cereali integrali, e sia dalle verdure
  • introdurre una quota proteica ad ogni pasto, anche negli spuntini
  • mangiare grassi “buoni” (come avocado e frutta secca)
  • bere 2l di acqua al giorno
  • evitare i carboidrati raffinati e i grassi saturi
  • fare attenzioni ai latticini ed in caso preferire quelli biologici o di allevamenti controllati
  • eliminare conservanti, dolcificanti

Ma ogni fase del ciclo necessita di nutrienti diversi e specifici. Vediamo quindi quali sono gli alimenti da includere nella dieta durante un ciclo di PMA. 

 

La dieta e PMA: la fase follicolare 

 

Durante la fase di sviluppo follicolare, è importante prestare attenzione alla qualità delle proteine e dei grassi sani. Infatti, è bene consumare proteine magre, che fanno bene all’uovo e allo spermatozoo che devono formarsi, e concentrarsi sui grassi buoni, come alimenti ad alto contenuto di omega-3.

Le proteine sono essenziali per la crescita del follicolo e la qualità delle uova. Inoltre, gli alimenti ricchi di grassi sani come avocado, noci e semi, uova biologiche di galline ruspanti e olio di cocco, forniscono precursori per la sintesi e la produzione degli ormoni.

Diversi studi hanno dimostrato che le donne che consumano più proteine e meno carboidrati raffinati, hanno una maggior probabilità che gli embrioni fecondati raggiungano lo stato di blastocisti. Infine, il liquido follicolare che circonda e nutre le uova è ricco di beta-carotene, Vitamina D ed E.

Quali sono i cibi buoni da includere nella dieta durante questa fase della PMA?

  • alimenti ricchi di fosfolipidi
  • grassi sani: olio di cocco, olio di oliva, avocado, noci, semi, pesce azzurro, burro di buona qualità, ghee
  • alimenti ricchi di vitamina D
  • proteine magre
  • alimenti ricchi di vitamina E
  • brodo di ossa
  • alimenti ricchi di beta-carotene: alimenti di colore giallo e arancione, dai colori vivaci, verdure a foglia verde

 

 

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Dieta e PMA: il pick up 

 

Durante la fase di pick up, la raccomandazione principale è quella di garantire la regolarità intestinale. Questo per prevenire la stipsi che altrimenti potrebbe rendere difficile il prelievo degli ovociti. 

È importante bere almeno due litri di acqua al giorno e mangiare cibi ricchi di Vitamine C ed E, che oltre alla loro azione antiossidante, sono necessarie per la “guarigione” dopo l’intervento. È bene introdurre anche alimenti ricchi di magnesio, che aiutano a modulare lo stress, e alimenti ricchi di omega-3 per ridurre gli stati infiammatori. I cibi ricchi di Vitamina D supportano il sistema immunitario e in caso di carenza si può optare per un’integrazione esterna. 

Infine, possono essere utili cibi per il buon umore, come cereali integrali, da mangiare anche a colazione.

 

Dieta e PMA: il transfer 

 

Nella fase di transfer sono necessari cibi che favoriscono un buon flusso di sangue all’utero, come frutti di bosco, agrumi, zenzero, aglio, pesce azzurro, e cibi ricchi di ferro.

Questo è un momento molto delicato, in quanto l’embrione potrebbe essere visto come un corpo estraneo e potrebbe essere “rigettato”. Per questo motivo è importante che il sistema immunitario sia bene supportato anche dal punto di vista alimentare.

Durante il processo di transfer avvengono dei cambiamenti da parte del corpo per supportare l’impianto, come la produzione di zuccheri sotto forma di glicogeno, ed è necessario anche un buon apporto di proteine.

La finestra di impianto dura pochi giorni ed è importante la “comunicazione ormonale” tra l’embrione e il rivestimento uterino. In questa fase sono di aiuto sia i cibi fermentati, il brodo di ossa, gli stufati, le zuppe e le proteine di buona qualità.

 

 

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Dieta e PMA: il post transfer

 

La fase di post transfer, che sono circa 2 settimane di attesa, è un momento difficile a livello emotivo, perché le emozioni e gli ormoni tendono a fare sentire tutti i sintomi possibili.

È fondamentale in questa fase sostenere il rivestimento uterino. Oltre agli alimenti indicati nella fase precedente, è importante evitare cibi spazzatura, carboidrati raffinati, zucchero raffinato, grassi saturi, e tutti gli stimolanti, come la caffeina. Snack con alti livelli di zucchero potrebbero dare un momento di energia, ma saranno rapidamente seguiti da un crollo energetico che tenderà a peggiorare l’umore. Si deve quindi rimanere positivi e stare calmi, mantenendo un equilibrio glicemico stabile.

In questo momento è bene consumare alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, che aiutano a mantenere stabile il quadro glicemico. Essi sono anche essenziali per la salute del sistema nervoso, fondamentale per la risposta allo stress. Possiamo trovare le vitamine del gruppo B nei cereali integrali, alghe e verdure crude. Anche le proteine ne sono una buona fonte quindi si possono assumere ad ogni pasto.

I momenti di stress vissuti in questa fase tendono ad esaurire il corpo di antiossidanti, tra cui le vitamine A, C e magnesio, quindi è bene aumentare il consumo di frutta (senza eccedere) e verdura. 

Infine, è importante continuare a consumare cibi ricchi di ferro, necessario per il flusso sanguigno e per l’attecchimento.